Opere D'Arte

Capolavoro assoluto dell’arte rinascimentale ed esempio evidente del genio italiano, il tempio del Bramante è una delle opere più famose ed ammirate della storia dell’architettura.

Una delle più “spettacolari” e famose opere di Gian Lorenzo Bernini è “L’estasi di Santa Teresa”. Realizzata tra il 1647 e il 1652, questa opera era dedicata a Teresa D’Avila, religiosa e mistica spagnola, vissuta nel ‘500 e santificata nel 1622.

Uno dei più grandi e geniali artisti mai nati, come abbiamo accennato in altro scritto, fu Gian Lorenzo Bernini. Scultore, pittore ed architetto del ‘600, diede il meglio di se proprio nella Città Eterna attraverso una produzione artistica così importante che lo rese uno dei personaggi più fecondi della storia dell’arte.

Una delle statue più famose dei Musei Capitolini è sicuramente “la bambina con la colomba”. Questi Musei, oltre a rappresentare la raccolta di sculture classiche più grande del mondo, vengono anche considerati la struttura museale più antica esistente. Seppure la sua apertura al pubblico la si ebbe durante il papato di Clemente XII, all’inizio del XVIII sec, precisamente nel 1734 (già questo rappresenta un record a livello planetario, si pensi al Louvre che aprì solo nel 1793), la nascita di questa istituzione la si fa risalire addirittura al 1471, anno in cui il Papa Sisto IV donò alla città i bronzi del Laterano.

Se si entra nella splendida basilica di Sant’Agostino, chiesa quattrocentesca situata nella vicinanze di Piazza Navona, e si volge lo sguardo verso il terzo pilastro di sinistra della navata centrale, si può vedere, sopra il gruppo scultoreo di Andrea Sansovino (raffigurante Sant’Anna, la Madonna e Gesù Bambino), uno splendido affresco di Raffaello Sanzio. L’artista di Urbino, uno dei più grandi geni della storia della pittura, lavorò in questa chiesa, in quanto gli fu commissionato, da un importante prelato, un affresco riguardante la figura del profeta Isaia.

Proprio dietro il Pantheon vi è la piccola piazza della Minerva al centro della quale si erge, maestosa, la figura di un tozzo e buffo elefantino. Il pachiderma, costruito in marmo di Carrara, porta sul possente dorso un obelisco di granito rosa che era stato rinvenuto, intorno al 1665, nel giardino del vicino convento dei domenicani. Alto quasi 5 metri e mezzo, questo obelisco, del VI sec a.c., abbelliva  il tempio dedicato alla dea Iside che, durante l’era romana, sorgeva nella zona. Fu Papa Alessandro VII, nel 1666,  che decise di farlo erigere al centro della piazza.

Uno dei più grandi capolavori della storia dell’arte è il Mosè di Michelangelo. Straordinaria opera del periodo rinascimentale, esso è la scultura più importante della tomba di Giulio II che si trova nella chiesa di San Pietro in Vincoli. Fu scolpita dall’artista toscano tra il 1513 e il 1516 e rappresenta l’elemento centrale di questo strepitoso mausoleo che accolse le spoglie del pontefice quasi un secolo dopo la sua morte, avvenuta il 21 febbraio del 1513.

Il gruppo scultoreo del Laocoonte, meglio conosciuto con il semplice nome di Laocoonte,  è una delle sculture più famose al mondo. Capolavoro dell’arte romana, scolpita probabilmente nella seconda parte del I sec a.c., essa è una copia in marmo di un’opera in bronzo del periodo ellenistico, forse della scuola di Pergamo. Attribuita ad Agesandro, Polidoro e Atanadoro, tre famosissimi scultori di Rodi, il Laocoonte raffigura un famosissimo episodio della guerra di Troia che fu descritto, in maniera molto approfondita, da Virgilio nell’Eneide.

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