Villa Pamphili

La Villa più grande di Roma è Villa Doria Pamphili, il cui nome, spesso  abbreviato semplicemente in Villa Pamphili, è un chiaro riferimento alla famiglia che ne acquistò, nel 1630, il nucleo originario. Questa nobile casata entrò in possesso di alcune vigne alle pendici del colle Gianicolo e diede luogo, proprio nel periodo in cui un suo insigne rappresentante, Giovan Battista, divenne Papa con il nome di Innocenzo X, ad una importante risistemazione dell’area, affidando la stessa al genio creativo di Alessandro Algardi.

Correva l’anno 1644. La Villa che è costituita da una pineta, dalla tenuta agricola e dalla cosiddetta parte urbana, ha un perimetro di ben nove chilometri con l’ingresso sulla suggestiva via Aurelia Antica. La già menzionata parte urbana del parco è caratterizzata da uno splendido palazzo, che è oggi sede di rappresentanza del Governo Italiano, e dai giardini ad esso annessi. Il palazzo, chiamato Casino del Bel Respiro, ma anche Villa Nuova,  per differenziarlo dalla Villa Vecchia che già i Pamphili trovarono quando acquistarono il nucleo originario della tenuta, è un capolavoro dell’arte barocca. Realizzato tra il 1644 e il 1652 dal succitato Algardi e dal Grimaldi, architetto molto famoso all’epoca, esso venne pensato per avere funzioni di rappresentanza e come spazio espositivo per la collezione di sculture antiche della famiglia. Esso è costituito da un imponente corpo centrale e da due ali leggermente arretrate rispetto alla facciata principale; l’interno è caratterizzato da un salone circolare a cupola che trae la luce dall’alto e  che abbraccia due piani su cui danno alcune stanze finemente decorate.  La facciata è imponente ed austera, di notevole impatto visivo e grande eleganza; meraviglioso è anche il giardino antistante seppure fortemente modificato, dopo i rifacimenti tardo settecenteschi e del XX sec., quando la Villa passò allo Stato italiano. La Villa Vecchia, tutt’ora esistente, è costituita da un elegante fabbricato che fu ristrutturato dai Pamphili ed utilizzato dagli stessi come dimora vera e propria. Esso sorge a ridosso dell’acquedotto dell’Acqua Paola. Tale acquedotto non è romano ma fu fatto costruire da Papa Paolo V, da cui prende il nome, nel 1608, per rifornire d’acqua la zona del Gianicolo e di Trastevere. Questa notevole disponibilità d’acqua è il tratto distintivo del Parco. Villa Pamphili infatti presenta, nella sua parte centrale, un laghetto,  in cui possiamo trovare una rilevante popolazione di nutrie, e sparse per l’intera tenuta alcune fontane di notevole pregio artistico. Tra queste spiccano per importanza la Fontana del Giglio, oggi spostata rispetto al posto originario, da cui fuoriusciva una cascatella che sfociava nel laghetto e lo splendido Ninfeo dei Tritoni, modificato nel XIX sec. e recentemente restaurato, accanto al quale sorge il “Giardino del Teatro”, una piccola esedra destinata ad ospitare rappresentazioni teatrali e musicali. Molto belle sono anche la Fontana del Cupido e la Fontana della Lumaca, realizzata quest’ultima da Gian Lorenzo Bernini per essere collocata in Piazza Navona ma qui posta dal Papa Innocenzo X perche giudicata troppo modesta. Almeno così ci dice un pettegolezzo dell’epoca. Molto particolare è anche la storia e l’insieme delle vicissitudini che contraddistinsero nei secoli la Villa. Quando nel 1760 l’ultimo dei Pamphili morì senza lasciare eredi, Papa Clemente XIII concesse ad Andrea IV Doria di assumere il cognome Pamphili e di prenderne tutte le proprietà, Villa inclusa. Ecco perché prese e prende tuttora il nome di Villa Doria Pamphili. Fu successivamente teatro di importanti scontri tra i garibaldini ed i francesi durante l’esperienza della Repubblica Romana alla metà del’800, all’indomani della quale, i Doria-Pamphili acquistarono anche i terreni dell’adiacente Villa Corsini, facendo si che si raggiungessero le dimensioni attuali. Acquistata dallo Stato Italiano nel 1957, passò poi al Comune di Roma che la destinò alla fruizione pubblica nel 1972. Rimane di proprietà esclusiva della famiglia Doria-Pamphili solo la piccola cappella funeraria. Un’ultima considerazione riguarda le statue, i bassorilievi e i busti del periodo romano che adornavano il Casino del Bel Respiro e che costituivano una delle più ricche collezioni di sculture classiche d’Europa. Dove si trovano? Le possiamo ammirare nel meraviglioso Palazzo Doria Pamphili di via del Corso che, grazie anche alla loro presenza, è uno dei palazzi nobiliari più belli della città. Logicamente è aperto al pubblico.      

Giuseppe Rosselli   

Read 3510 times
More in this category: « Il Parco Degli Imperatori

Abilita il javascript per inviare questo modulo