I Musei Capitolini sono i musei pubblici più antichi del mondo, essi rappresentano la raccolta di sculture classiche più importante esistente a Roma e non solo. Ubicati sul Campidoglio, il colle “sacro” per i Romani, essi presentano una sede distaccata nella “Centrale Montemartini”, ex centrale termoelettrica riconvertita in spazio museale nel 1997. Una delle opere che qui sono esposte e che colpisce maggiormente la fantasia degli osservatori è la “bambola Crepereia”. Essa prende il nome da quello della giovane donna (Crepereia Tryphaena) nel cui sarcofago tale bambola fu ritrovata.

Il Natale è una festa cristiana, seconda per importanza solo alla Pasqua, in cui si ricorda e festeggia la nascita di Gesù Cristo. È fissata al giorno 25 di dicembre ed è celebrata in maniera molto sentita in tutto il mondo cristiano. Numerosissime sono le tradizioni che la contraddistinguono e che assumono connotazioni differenti a seconda del Paese preso in considerazione. La prima notizia della nascita di Gesù abbinata a questa data l’abbiamo all’inizio del III sec. d.c., quindi ben prima della caduta dell’impero romano d’occidente, mentre, nell’Urbe, la prima vera e propria celebrazione ufficiale del Natale la si ha nell’anno 336 d.c., durante l’impero di Costantino. La data (il 25 dicembre appunto) è logicamente convenzionale; la festività si sovrapponeva alla celebrazione pagana del “Sol Invictus”, una festa introdotta dall’imperatore Eliogabalo (intorno al 220 d.c.), che celebrava l’invincibilità del Sole proprio nel giorno della sua rinascita. Sviluppatosi nel corso dei secoli in tutto il mondo cristiano, il Natale ha poi conosciuto una diffusione importante per i suoi aspetti culturali e sociali in tutto il resto del pianeta come probabilmente nessuna altra festività, religiosa  o laica che essa sia.

La Villa più grande di Roma è Villa Doria Pamphili, il cui nome, spesso  abbreviato semplicemente in Villa Pamphili, è un chiaro riferimento alla famiglia che ne acquistò, nel 1630, il nucleo originario. Questa nobile casata entrò in possesso di alcune vigne alle pendici del colle Gianicolo e diede luogo, proprio nel periodo in cui un suo insigne rappresentante, Giovan Battista, divenne Papa con il nome di Innocenzo X, ad una importante risistemazione dell’area, affidando la stessa al genio creativo di Alessandro Algardi.

Uno dei parchi archeologici più belli ed interessanti della capitale è sicuramente Villa Gordiani che, oltre a fornire  molti servizi per lo svago di grandi e bambini, aiuta ad immergersi in un’atmosfera davvero particolare. I molteplici resti di monumenti e vestigia romane, portano il visitatore a fare un viaggio a ritroso nel tempo, dove la natura e la storia trovano un equilibrio che raramente può essere ravvisato in altre ambientazioni.

Il concetto di Villa nasce nell’antica Roma, nel tardo periodo repubblicano (II e I sec a.c.) e definisce una residenza di campagna dotata di importanti appezzamenti di terreno destinati all’agricoltura. Nel periodo rinascimentale questo significato subisce una lieve modificazione rispetto al periodo classico, e tale residenza viene vista come luogo di piacere in cui condurre una vita oziosa spesso nel lusso più sfrenato. Logicamente essa era caratterizzata da grandi giardini nei quali era possibile passeggiare trascorrendo serenamente il proprio tempo. La Villa più famosa e nota della Città Eterna, ma non la più grande, è sicuramente Villa Borghese.

Una delle vedute più suggestive e emozionanti della Città Eterna è quella che si ha  dalla terrazza del Giardino degli Aranci. Questo splendido spicchio di verde si trova sul colle Aventino e si affaccia sul Tevere regalando, a chi si sporge dal suo belvedere, davvero uno spettacolo splendido. Le inconfondibili sagome di Castel Sant’Angelo e della basilica di San Pietro tolgono davvero il fiato. Il Giardino degli Aranci altro non è che Parco Savello, così chiamato perche sorge sull’area in cui era eretto un piccolo castello della famiglia Savelli. Tale famiglia, una delle più potenti del periodo medievale, riteneva addirittura di discendere dal mitico re Aventino, pronipote di Enea ed antenato di Romolo e Remo.

Tra le piazze più scenografiche della Città Eterna e, probabilmente, tra le più famose al mondo, Piazza Navona colpisce sempre per la sua sobria eleganza, caratteristica che la rende unica nel suo genere.

Oltre l’Isola Tiberina, poco prima del “Ponte Palatino”, in mezzo al letto del fiume sorge un rudere che spesso suscita la curiosità di chi lo osserva. Esso  è l’unico fornice (cioè arcata) restante del più antico ponte in muratura della città di Roma.

È uno dei luoghi più famosi della movida romana; punto di ritrovo di giovani e turisti, Campo de’Fiori è tra le più “chiassose” aree dell’Urbe, punto di ritrovo di persone che vogliono far tardi la notte mangiando e bevendo qualcosa o soltanto chiacchierando ai piedi della statua di Giordano Bruno che si trova al centro della Piazza. Una leggenda popolare, del tutto infondata, vuole la zona prendere il nome da una nobildonna romana (di nome Flora) amata da Pompeo, vissuta nel I sec. a.c., padrona dell’area su cui oggi la Piazza sorge.

Una delle più “spettacolari” e famose opere di Gian Lorenzo Bernini è “L’estasi di Santa Teresa”. Realizzata tra il 1647 e il 1652, questa opera era dedicata a Teresa D’Avila, religiosa e mistica spagnola, vissuta nel ‘500 e santificata nel 1622.

Uno dei più grandi e geniali artisti mai nati, come abbiamo accennato in altro scritto, fu Gian Lorenzo Bernini. Scultore, pittore ed architetto del ‘600, diede il meglio di se proprio nella Città Eterna attraverso una produzione artistica così importante che lo rese uno dei personaggi più fecondi della storia dell’arte.

Una delle statue più famose dei Musei Capitolini è sicuramente “la bambina con la colomba”. Questi Musei, oltre a rappresentare la raccolta di sculture classiche più grande del mondo, vengono anche considerati la struttura museale più antica esistente. Seppure la sua apertura al pubblico la si ebbe durante il papato di Clemente XII, all’inizio del XVIII sec, precisamente nel 1734 (già questo rappresenta un record a livello planetario, si pensi al Louvre che aprì solo nel 1793), la nascita di questa istituzione la si fa risalire addirittura al 1471, anno in cui il Papa Sisto IV donò alla città i bronzi del Laterano.